📍Museu Calouste Gulbenkian: un viaggio nell’arte, nel silenzio e nella luce
L’ho scoperto in un pomeriggio tranquillo, lontano dal caos del centro. Il Museu Calouste Gulbenkian non è un museo qualsiasi: è un tempio discreto della bellezza, nascosto tra giardini curati e specchi d’acqua, dove tutto — architettura, luci, spazi — sembra pensato per farti rallentare.
Appena entri, ti rendi conto che sei in un luogo speciale. È come se ogni oggetto esposto avesse trovato il suo posto perfetto. Dai capolavori dell’arte egizia e greca alle ceramiche persiane, passando per dipinti di Rembrandt, Rubens, Turner, Degas e Monet… la collezione è un viaggio attraverso la storia e il mondo.
Ma la magia del Gulbenkian sta proprio in questo: non ti travolge, ti accompagna. Cammini in silenzio, i passi ovattati sul legno, la luce che entra morbida dalle vetrate, e l’arte che ti parla con delicatezza. Non è un museo che mostra. È un museo che invita ad ascoltare.
Fuori, il giardino è un altro mondo. Laghetti, sentieri, panchine nascoste tra il verde. Uno di quei posti dove viene naturale fermarsi a scrivere, leggere o semplicemente osservare il tempo che scorre.
Per me, fotografo e viaggiatore, il Gulbenkian è stato un luogo di respiro. Di equilibrio. Di ispirazione. Una Lisbona silenziosa, colta, profonda.