La Diga del Vajont e i Paesi di Longarone, Erto e Casso: Storia, Tragedia e Memoria
La Diga del Vajont, situata tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, è una delle opere ingegneristiche più imponenti d'Italia. Costruita tra il 1957 e il 1960 nel bacino del torrente Vajont, aveva l’obiettivo di produrre energia idroelettrica, con un’altezza di 261,6 metri, rendendola una delle dighe più alte del mondo.
Tuttavia, la sera del 9 ottobre 1963, una frana di circa 270 milioni di metri cubi di roccia si staccò dal Monte Toc, precipitando nel bacino artificiale. L’impatto sollevò un’onda gigantesca, alta oltre 250 metri, che superò la diga e si abbatté con una forza devastante sui paesi circostanti, radendo al suolo Longarone e colpendo Erto e Casso. Il bilancio fu drammatico: circa 2.000 vittime.
Longarone: Il Paese Distrutto e Rinato
Longarone, situato nella provincia di Belluno, fu il centro abitato più colpito. L’onda cancellò completamente il paese e i suoi abitanti. Negli anni successivi, Longarone fu ricostruito con una nuova struttura urbanistica e oggi è un simbolo di resilienza. È noto anche per il Museo del Vajont, che conserva testimonianze della tragedia, e per l’industria del gelato artigianale, che rappresenta un importante settore economico della zona.
Erto e Casso: Il Dolore e la Memoria
Diverso fu il destino di Erto e Casso, due piccoli borghi situati sul versante friulano. Pur non essendo distrutti come Longarone, subirono danni enormi e vennero quasi completamente evacuati. Molti abitanti furono costretti a trasferirsi in "Nuova Erto", una zona creata per ospitare i sopravvissuti. Oggi, Erto e Casso sono testimoni viventi della tragedia, con case di pietra rimaste intatte dal 1963 e murales che raccontano il dolore di quella notte.
Oggi: Un Luogo della Memoria
Oggi, la Diga del Vajont e i paesi colpiti sono luoghi della memoria, visitabili attraverso tour guidati che raccontano la storia della tragedia e gli errori umani che la causarono. La tragedia del Vajont è diventata un monito sull’importanza del rispetto della natura e della sicurezza nelle opere ingegneristiche.
Longarone, Erto e Casso, con la loro storia e il loro dolore, rappresentano non solo una ferita aperta, ma anche un esempio di resistenza e di ricostruzione, affinché una simile sciagura non accada mai più.