In Uzbekistan sulle orme di Marco Polo
La Via della Seta di Marco Polo in Uzbekistan rappresenta una delle sezioni più affascinanti del leggendario itinerario che collegava l’Europa alla Cina. Durante il suo viaggio verso la corte di Kublai Khan nel XIII secolo, Marco Polo attraversò le terre dell’odierno Uzbekistan, allora cuore pulsante del mondo carovaniero. Le città di Samarcanda, Bukhara e Khiva erano tra i più importanti centri commerciali, culturali e religiosi della Via della Seta, popolate da mercanti, studiosi, artigiani e viaggiatori.
Samarcanda, già famosa ai tempi di Alessandro Magno, stupì sicuramente anche Marco Polo con le sue madrase, i suoi bazar e i suoi vivaci caravanserragli. Era un crocevia fondamentale tra l’Impero Persiano e il mondo cinese. Bukhara, invece, era conosciuta per la sua spiritualità, le scuole coraniche e i suoi imponenti minareti: una città cosmopolita dove l’Islam, la scienza e il commercio convivevano armoniosamente.
Anche se Marco Polo non menziona in modo dettagliato tutte le città uzbeke nel Milione, è certo che attraversò queste regioni seguendo le rotte principali frequentate dai mercanti veneziani e arabi. Questi luoghi rappresentavano snodi strategici per il commercio della seta, delle spezie, delle pietre preziose e delle porcellane.
Oggi, seguire le tracce di Marco Polo in Uzbekistan significa immergersi in un paesaggio di cupole turchesi, mura di fango, minareti svettanti e mercati brulicanti, dove il passato risplende ancora. È un viaggio tra leggende e realtà, in un Paese che ha saputo custodire gelosamente l’eredità della più celebre via commerciale della storia.
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