📍Elvas: la stella nascosta al confine
Quando ho deciso di spingermi fino a Elvas, quasi al confine con la Spagna, non sapevo che avrei trovato una città-fortezza tra le più sorprendenti d’Europa. Da lontano sembra un borgo come tanti, ma basta alzarsi un po’ in volo o semplicemente guardare una mappa per rendersi conto che Elvas è una stella di pietra, perfetta, immensa, viva.
Le sue fortificazioni, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono tra le più grandi mai costruite in stile Vauban. Baluardi, bastioni, mura, fossati: è un capolavoro difensivo, ma anche un’opera d’arte geometrica, scolpita nella terra dell’Alentejo.
Camminare per Elvas è come sfogliare un libro di storia ancora aperto. Ho esplorato il Castello medievale, attraversato le porte monumentali, visitato le vecchie caserme e mi sono perso nelle viuzze del centro storico, dove la vita scorre ancora autentica, tra piazze assolate e bar in cui il tempo si è fermato.
Ma il momento più incredibile è stato quando mi sono trovato davanti all’Acquedotto di Amoreira: 7 chilometri di archi che tagliano il paesaggio come una colonna vertebrale del passato. Impossibile non fermarsi a fotografarlo. Lì ho aspettato la luce giusta, il sole basso, e ho catturato uno scatto che parla di maestosità e silenzio.
Elvas è il tipo di luogo che non urla, ma che ti resta dentro. È strategica, storica, dimenticata da molti — ed è proprio per questo che vale il viaggio.